Spesso mi sono ritrovata in cerca della conoscenza e questa sera, decisa a scrivere qualche riga per descrivere la mia persona per il sito, mi sono imbattuta nelle parole del testo “Io Sono Quello” di  Nisargadatta Maharaj. E così ho deciso di estrarne delle frasi.

“io sono ciò che rende possibile la percezione”, la vita stessa, oltre lo sperimentatore e la sua esperienza.

“Non sono la mente, non sono le sue idee”. Se lo fai con pazienza e convinzione, arriverai a vederti direttamente come la fonte eterna e universale dell’essere-conoscenza-amore. Tu sei l’infinito, concentrato in un corpo. Per ora vedi solo il corpo. Se insisti, arriverai a vedere solo l’infinito. Ogni esperienza è necessariamente transitoria.Ma ha un fondo immutabile.

…alcuni eventi purificano la mente e altri la intorbidano. Istanti di profonda intuizione, di amore illimitato purificano la mente; invece i desideri e le paure, le invidie e l’ira, le credenze cieche e l’arroganza intellettuale inquinano e intorpidiscono la psiche.

I più ignorano che si può arrestare il dolore.

…sarai per sempre torturato dalla fame e dalla sete, spinto dal desiderio a cercare, afferrare, trattenere, in un gioco di perdite e rimpianti, o ti inoltrerai nella ricerca appassionata dello stato d’immutabile perfezione, cui nulla si può aggiungere e nulla sottrarre. I desideri e le paure dileguano, non perché vi si sia rinunciato, ma perché hanno perso ogni senso. Non devi “fare”. Sii e basta.

E neppure ti dico: “Sii te stesso”, giacché non ti conosci. Limitati a essere. Non sei né il mondo “esterno” dei percepibili, né quello “interno” dei pensabili, né il corpo né la mente. Non ci si accosta per gradi. Accade, ed è irreversibile. Ruoti in una nuova dimensione, dalla quale i vecchi abiti mentali appaiono vuote astrazioni. Come al sorgere del sole si vedono le cose come sono, così, nell’autorealizzazione, tutto si mostra com’è, il mondo delle illusioni è lasciato alle spalle. Non è l’esperienza della realtà, bensì dell’armonia dell’universo.

In effetti non esiste una cosa come l’”illuminazione”. La percezione di questo fatto è in se stessa illuminazione.  

Nulla è per caso,

Valentina